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CHIESETTA

Se non è raro trovare in una tenuta una cappella, è indubbiamente più raro che questa cappella sia stata costruita su espresso desiderio dei coniugi Amabili, desiderio alimentato dalla loro devozione.
È proprio così che durante i lavori per la costruzione della tenuta che i coniugi Amabili pensarono a questo angolo molto particolare. La loro intenzione era appunto quella di creare una zona dove potessero raccogliersi e meditare e spinti dalla loro fede, si accorsero che una cappella era quello di cui avevano bisogno, quello che li avrebbe resi più felici.
La chiesetta, come essi stessi la chiamano, è stata consacrata da Sua Eccellenza il Cardinale Pietro Palazzini il 29/08/1985.
La costruzione in mattoncini rossi è immersa nello splendido giardino, pini, fiori e bacche che la circondano, sembrano quasi proteggerla.
Ancora più bella è all’interno dove in ogni parete incontriamo una statua rappresentante un santo. Sono presenti S. Francesco, S. Antonio da Padova, S. Antonio Abbate, S. Michele Arcangelo, Madonna di Lourdes, S. Giacomo viaggiatore, S. Giacomo della Marca santo nativo di Monteprandone che proprio nei pressi di ove oggi è ubicata questa chiesetta, pose fine alle continue liti tra gli abitanti di Monteprandone e gli abitanti del paese confinante di Acquaviva Picena.
Inoltre troviamo anche un imponente crocifisso a grandezza d’uomo e al centro la statua di Maria Santissima delle Grazie a cui la chiesa è dedicata, contornata da una scultura rappresentante i cinque misteri gaudiosi.
Tutto queste statue, rigorosamente in legno, sono opere commissionate ad uno scultore Pancheri di Ortisei. Fa eccezione quella raffigurante S. Pio da Pietrelcina che è invece di bronzo; quest’ultima è stata portata direttamente da S. Giovanni Rotondo dove è stata benedetta il 09/11/2001.
Insomma un vero e proprio “angolo di Paradiso”.



LA CAMPANA

Nel 1987, a due anni di distanza dall’installazione del set di otto campane nella cappella della Tenuta, i signori Amabili decisero di donare una campana alla Con cattedrale del Patriarcato Latino di Gerusalemme.
Sulla campana, dedicata alla Vergine Santissima, sono riportati i nomi della famiglia Amabili,Benito, la moglie Antonietta, il figlio Giacomo e la figlia Maria Angela ed anche l’anno della donazione.
La campana si trova nella Con cattedrale sita nelle vicinanze della Cattedrale al cui interno vi è la Santa Casa.
Qui è riportata un’immagine della campana e la lettera di ringraziamento ricevuta dal Patriarca Latino di Gerusalemme, Sua Eccellenza Giacomo Giuseppe Beltritti.



ANTICHITÁ

Tra le particolarità di questa tenuta non possiamo di certo omettere la collezione di ,come dice lo stesso Amabili, “tutto ciò abbia più di vent’anni!”.
In effetti è proprio così. Alla Tenuta Colle del Giglio troviamo proprio di tutto: dalle automobili d’epoca e non, agli aerei, dalle biciclette ai trattori, dalle battagliere moto Guzzi alle più caute lambrette, dalle vespe alle vaporiere, dalle macchine per cucire ai cappelli, dai telefoni alle bilance, e poi ancora dagli sci ai ferri da stiro, dalle radio ai diversi strumenti musicali…. Insomma la lista potrebbe continuare proprio all’infinito…
Amabili, da sempre appassionato di auto e di antiquariato, ha girato tutta l’Italia e non solo per accrescere la sua collezione; ha iniziato appunto con un’auto, poi è passato alle moto, poi alle bici e via via ha cercato di ampliare il più possibile la gamma andando a scovare pezzi sempre più rari.
Chissà che Amabili non realizzi fra qualche hanno un altro dei suoi sogni,allestire un museo!



Baby

Automobile francese del 1905, acquistata da Amabili da un collezionista di Luino, in provincia di Varese nel 1987. Particolarità del modello è l’accensione a manovella ed il motore ad un cilindro (motore de Dion).



Libri di enologia

Vastissima la collezione di manuali e riviste di enologia acquistati in diversi mercatini d’epoca ben più di vent’anni fa. Ve ne sono alcuni risalenti al lontano 1870, 1880, 1887 come gli “Annuali di agricoltura”, ed altri che arrivano via via alla prima metà del 1900 sono per lo più riviste, come il “Giornale vinicolo italiano” e “L’Italia vinicola ed agraria”.





Vaporiera

Risalente al 1918, la vaporiera della collezione di Amabili fu acquistata circa 15 anni fa in un'officina per le rottamazioni nel marchigiano. Tale vaporiera permetteva di far girare la macchina per la trebbiatura, veniva quindi principalmente utilizzata dai contadini dell'epoca per lavorare estesi latifondi di terreno agricolo, a differenza di oggi che viene invece usata come ornamento del giardino della Tenuta Colle del Giglio. Inoltre essa non è l'unico esemplare della collezione di Amabili che ne possiede difatti un'altra, oltre a numerosi altri trattori d'epoca esposti anch'essi nie vari angoli del giardino.





Torchio

Bellissimo l’esemplare di torchio esposto proprio dinanzi alla cantina della Tenuta; esso risale ai primi anni del ‘600, è composto da legno e marmo, veniva usato dagli antichi per la pigiatura dell’uva. Anche in tale caso, questo torchio non è il solo esemplare della collezione, poiché numerosi sono gli attrezzi d’epoca legati non soltanto all’arte vinicola, ma all’agricoltura in genere, acquistati da Amabili per arricchire la sua collezione.

Jukebox

Ecco uno degli oggetti più particolari di questa collezione. Potremmo chiamarlo jukebox, ma il suo nome corretto è……. .Risalente ai primi anni del 1900, ha origini Nordeuropee, più precisamente Scandinave, è uno strumento automatico-meccanico che riproduce diversi tipi di melodie attraverso il movimento sincronizzato dei vari “mini-stumenti” collocati al suo interno. Questo raro oggetto è stato acquistato da Amabili negli anni ’90 attraverso la tecnica del passaparola, ovvero da suo amico italiano sposato con una Signora tedesca, ed è proprio dalla Germania che è arrivato questo antico jukebox!.
Visiona il filmato.

Aerei

Da ben 18 anni questi aerei privati fanno parte della collezione di Amabili e sono esposti nella sua splendida Tenuta. Provenienti dall’aeroporto romano dell’URBE nonostante siano due aerei passeggeri, uno può trasportare fino a quattro persone e l’altro ne può trasportare fino a sei, e nonostante abbiano ancora molte ore di volo da poter fare, essi non sono giunti alla Tenuta Colle del Giglio in volo, ma sono stati smembrati delle ali , trasportati su tir e riassemblati una volta arrivati alla Tenuta.